Il gioiello del Nilo
Sicuramente è tra i paesi più ricchi di storia, cultura e arte del Nord Africa. Ad attirare ogni anno milioni di turisti e visitatori sono soprattutto i rioni medievali della sua capitale, moschee e vicoli permeati dai profumi della curcuma e del cumino, Alessandria e la maestosa biblioteca, Luxor e i templi dell’antica Tebe, le affascinanti piramidi e le silenziose feluche che scivolano sul Nilo a fianco di lussuose navi, senza dimenticare le coste del Mar Rosso e i tramonti infuocati del deserto del Sahara. Ai ritmi frenetici della capitale Il Cairo, caotica e rumorosa, si affiancano i silenzi delle campagne, dove si lavora la terra con gli stessi strumenti usati dagli antenati, e il fascino dei beduini che vivono ancora in tende di pelle di capra.
Terra di contrasti
Accanto alle grandiose rovine faraoniche, il paese mostra però anche villaggi di mattoni e pietre, così come a fianco degli edifici d’acciaio e di vetro del Cairo sorgono bidonville dove dilaga una povertà senza speranza. La terra che Erodoto descrisse come ‘dono del Nilo’ è anche quella del contrasto tra aziende e governi che firmano contratti miliardari per la gestione di gas, petrolio e trasportiattraverso canale di Suez e una popolazione che per il 43% vive sotto la soglia della povertà, assumendo un atteggiamento fatalista, dopo migliaia d’anni di pestilenze, carestie, invasioni straniere, inondazioni e regimi politici.